FRANCESCO BERTOLA
Francesco Bertola (Milano, 1982) è un fotografo italiano che vive e lavora a Milano.
Ha iniziato ad avvicinarsi al mondo della fotografia durante gli anni del liceo artistico frequentando lo studio di Franco Capra, all’inizio come giovane studente curioso, e successivamente affiancando il talentuoso fotografo, artista che ha lavorato per diversi anni nel cinema. Bertola ha imparato a “vedere la luce” non in modo accademico tradizionale, ma avvicinandosi ad essa in modo più materiale.
Legato al mondo della scultura e alla tridimensionalità della materia, sceglie di iscriversi al corso di scenografia dell’Accademia di Belle Arti di Brera a Milano seguendo un bellissimo percorso con Iole De Sanna. Durante il periodo in cui è stato studente dell’Accademia ha lavorato assiduamente anche come assistente fotografo capendo poi che la sua vita doveva prendere quella direzione.
Francesco ha sviluppato le sue conoscenze tecniche lavorando in alcuni dei più importanti set fotografici per il fashion design e i ritratti, iniziando la sua carriera di fotografo scattando immagini per alcune delle più prestigiose riviste di moda internazionali come UOMO VOGUE, MARICLAIRE e GQ. Nella sua carriera professionale troviamo anche ritratti di artisti internazionali come Tilda Swinton, Ralph Fiennes, Juliette Binoche, Roberto Bolle, Rupert Everett, Oliviero Toscani, Gabriele Salvatores, Ernesto, Dargenio, Paz Vega, Giovannii Gastel, Francesco Montanari, Giovanni Caccamo, Liam Cunningham, Thomas McCarthy, Alessandro Preziosi, Anna Mouglalis…
Dal 2016 inizia ad esporre in importanti gallerie usando come tacnica principale la fotografia, studia la forma umana, nel movimento e nell’espressione dell’interiorità, cercando sempre il perfetto bilanciamento tra luce, ombra, matericità, movimento ed emotività prendendo ispirazione da maestri come Caravaggio, Francis Bacon e Amedeo Modigliani.
Spesso ritrae nudi femminili, disegnando la naturale essenza del soggetto, provando a rimuovere tutti i livelli per arrivare all’essenza, un processo quasi esistenzialista che lo porta ad aprire la finestra dentro la celata pura essenza dell’essere umano. Un estetica che si vuole liberare del concetto di tempo e di spazio, per arrivare a godere delle emozioni eterne del genere umano.